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Nome scientifico: Gentiana ligustica R.Vilm & Chopinet (Sinonimo: Ciminalis ligustica (R.Vilm. & Chopinet) Holub) Famiglia: Gentianaceae Habitat naturale: Pascoli, praterie montane, radure, schiarite nei boschi su substrato basico (calcari, calcari marnosi, flysch) da 600 a 2500 metri. Raggiunge le quote più elevate nelle Alpi Cozie meridionali e nelle Alpi di Alta Provenza. Endemismo delle Alpi sud-occidentali con areale compreso tra il Moncenisio e il Monte Carmo di Loano interessando quindi Piemonte e Liguria. Interessa anche il versante francese adiacente. Nelle Alpi Liguri sostituisce in ampie aree Genziana acaulis L. in particolar modo dove prevalgono substrati carbonatici. Periodo di fioritura: Da aprile a luglio a seconda della quota e dell’esposizione. Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne con radice fusiforme, legnosetta e spesso fittonante. Le foglie sono tutte raccolte in rosetta basale, un po’ coriacee, con lamina ovata ristretta verso la base e con apice ottuso, lunghe 40 – 80 mm e larghe 15 – 25 mm; sono trinervie ma con nervatura centrale più marcata. Il margine è traslucido con papille che lo rendono leggermente rugoso al tatto. I fiori sono solitari, sostenuti da un peduncolo quadrangolare con due brattee fogliacee ovali ad apice acuto inserite all’ascella delle foglie basali. Il calice è campanulato, lungo 12 – 13 mm, con 5 denti all’apice di forma ovato-ottusa lunghi quanto larghi, ristretti alla base, separati tra loro da un’insenatura tronca e uniti, uno ad uno, da una membrana bianco-verdastra. La corolla è lunga 40 – 55 mm, anch’essa campanulata, formata da 5 lobi acuminati, riflessi e cuspidati di colore tra il blu e il violaceo. Il tubo, presenta il medesimo colore ma con punteggiatura interna verdastra, specie verso la fauce che appare larga 11 – 12 mm. Sono presenti 5 stami inseriti direttamente sul calice con antere gialle e un pistillo con stimma lobato e papilloso. Note: E’ specie protetta dalle regioni Liguria e Piemonte. E’ inoltre protetta dalla legislazione nazionale francese ed è inclusa nell’allegato II della Direttiva CEE 92/43 del 21 maggio 1992 (Direttiva “Habitat”). E’ stata inoltre inserita nell’allegato I della Convenzione di Berna “Specie di flora rigorosamente protette” del 1 marzo 2002. Nonostante all’interno dell’areale di presenza sia piuttosto diffusa è comunque da ritenersi a rischio d’estinzione in quanto raccolta per essere utilizzata in erboristeria e per la produzione di liquori. Alcune popolazioni hanno inoltre subito gravi danni con la costruzione di piste di sci e impianti di risalita. Gentiana ligustica R.Vilm & Chopinet è assai somigliante a Gentiana acaulis L. che tuttavia presenta calice più lungo in rapporto alla lunghezza della corolla, denti calicini decisamente più lunghi che larghi oltre a prediligere substrati silicei e comunque poveri di calcio. Molto simile è anche Gentiana clusii E.P Perrier & Songeon la quale presenta tuttavia denti del calice lesiniformi lunghi quanto il calice, con insenatura tra ogni dente stretta e acuta. I denti non divergono rispetto al tubo corollino e la loro superficie appare ruvida e papillosa. Da notare che anch’essa è pianta calcifica tuttavia gli areali delle due specie non si sovrappongono in alcun punto in quanto nelle Alpi Occidentali Gentiana clusii è segnalata solo nel versante francese (Delfinato e Alta Savoia).Altre specie somiglianti sono Gentiana dinarica Beck e Gentiana alpina Vill. Gentiana dinarica Beck è pianta che predilige substrati basici e presenta areale anche in questo caso non sovrapposto essendo segnalata in Italia solo nell’Appennino Centrale. Presenta calice più stretto (7 – 8 mm alla fauce) con denti del calice più lunghi che larghi e con breve mucrone apicale. Gentiana alpina Vill. in Italia è presente solamente in Lombardia (Alpi Lepontine) anche se l’areale sfiora il nostro confine anche in Delfinato e Alta Provenza. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate poco a monte del Giogo di Toirano (circa m 850 – Alpi Liguri).
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