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Nome scientifico: Gentiana pumila Jacq. Famiglia: Gentianaceae Altro nome comune: Genziana piccola Habitat naturale: Vallette nivali, zone umide a prolungato innevamento, rupi, firmeti umidi su calcare e dolomia da 1600 a 2400 metri. Endemismo delle Alpi Orientali segnalato in Friuli, Veneto e Trentino. L’areale si estende all’estero in territorio austriaco (fino allo Schneeberg e nel Salisburghese) e in Slovenia (Caravanche). In Italia le stazioni più orientali, per altro disgiunte dal nucleo principale gravitante sulle Alpi Giulie, sono quelle sulle Alpi Feltrine e soprattutto sulle Pale di San Martino (Pradidali e salendo dalla Val Venegia verso il Passo del Mulaz). In Piemonte è segnalata la subsp. delphinensis (Beauverd) P. Fourn. Restano dubbie le segnalazioni relative ai Monti Sibillini con specifico riferimento alla cresta settentrionale della Cima del Redentore e del Pizzo della Regina. Si tratta di una marcata disgiunzione sull’Appennino Centrale che interessa pertanto la zona di confine tra Marche e Umbria. La scoperta, attribuita a L. Vaccari, è messa in dubbio da alcuni studiosi che analizzando gli esemplari raccolti dal botanico ne attribuiscono gli esemplari ad una forma nana e stenofilla di Gentiana verna. A sostegno di questa ipotesi gli esemplari presenterebbero foglie a bordi arcuati anziché quasi paralleli come dovrebbe essere in Gentiana pumila. Periodo di fioritura: Luglio e agosto Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 4 – 12 cm. Le foglie, lunghe 8 – 15 mm e larghe 1 – 2,5 mm, sono lineari, quasi lesiniformi e con apice acutissimo. Le foglie basali sono raccolte in rosetta e sono più lunghe delle cauline. Il calice è sostenuto da un peduncolo di 2 – 15 mm al di sopra della coppia più elevata di foglie del caule; è angoloso e presenta tubo corollino di 11 – 15 mm con denti calicini sottili e lineari assai profondi e lunghi 1/3 – 1/2 del totale. I fiori presentano tubo più lungo del calice e corolla di colore blu o azzurro intenso con 5 lobi corollini lanceolati acuti, screziati di bianco. Note: Il nome del genere deriva da Genthios, ultimo re degli Illiri (II secolo a.C) che secondo Plinio avrebbe scoperto le proprietà farmaceutiche delle genziane. Il nome specifico deriva invece da “pumilum” ovvero “nano” o “basso” in chiaro riferimento alle ridotte dimensioni della specie. Oltre alla sottospecie nominale è presente in Italia Gentiana pumila subsp. delphinensis (Beauverd) P. Fourn. che si distingue per la corolla a lobi ottusi e il calice lungo 16 – 20 mm invece di 11 – 14 mm. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate lungo il sentiero che dal Campigol della Vezzana sale al Passo del Mulaz (m 2400 – Dolomiti – Pale di San Martino).
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