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Nome scientifico: Hottonia palustris L. Famiglia: Primulaceae Altri nomi comuni: Violetta d’acqua - Fertro Habitat naturale: Acque stagnanti poco profonde, fossi da 0 a 800 metri con sconfinamenti a quote maggiori come nel caso delle fotografie sottostanti. Presente in Italia solo occasionalmente come specie rara in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. E’ inoltre segnalata, come pianta rarissima, lungo la costa tirrenica della Toscana e del Lazio. Periodo di fioritura: Aprile a maggio Descrizione della pianta: Pianta acquatica perenne alta 20 – 90 cm con fusti cilindrici di colore verde tenue immersi nell’acqua; dai fusti si separano, ad intervalli regolari, lunghe radici bianco argentate lucenti e fluttuanti che radicano nel fango del fondale. Le foglie, lunghe 6 – 8 cm e larghe 2 – 3 cm, sono alterne, sommerse o disposte su verticilli molto ravvicinati che sembrano rosette basali. La lamina è pennatosetta, divisa in segmenti interi, lineari, larghi circa 1 mm. Lo scapo fiorale, cilindrico e cavo, emerge dall’acqua e presenta superiormente grossi peli ghiandolari ruvidi e rossastri. L’infiorescenza è in verticilli sovrapposti con 3 – 9 fiori. Il calice è giallo, lievemente ghiandoloso mentre la corolla, con diametro di 2 cm, presenta 5 petali bianco rosati o viola pallidi, leggermente bifidi e irregolarmente denticolati con macchia gialla alla fauce. Note: L’impollinazione è entomogama o autogama. L’areale italiano della specie appare purtroppo in contrazione per via dell’inquinamento e per le opere di bonifica. Si tratta dell’unica primulacea completamente acquatica presente in Italia. Nelle zone subtropicali americane è presente Hottonia inflata Elliott, spesso utilizzata negli acquari tropicali come pianta ornamentale che resiste alle temperature più elevate. Il nome del genere è dedicato a Petrus Hotton (1648-1709), medico e botanico olandese. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nel lago Pratignano (circa m 500 – Appennino Modenese).
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