Elleborina di Muller

Nome scientifico: Epipactis muelleri Godfery (Sinonimi: Epipactis helleborine (L.) Crantz subsp. muelleri (Godfery) Crantz.)

Famiglia: Orchidaceae

Habitat naturale: Boschi luminosi (querce e carpino), faggete, arbusteti, radure, bordi delle strade, spesso su suolo calcareo da 0 a 1300 metri di quota. Presente in Italia al nord (tranne al nordovest) e al centro; presente sporadicamente in Puglia e in Sardegna.

Periodo di fioritura: Da luglio a settembre

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne con rizoma breve e nodoso; presenta fusto eretto sottile e cilindrico, talora sinuoso, alto 20 – 80 cm. Le foglie cauline (da 5 a 10) sono di forma ovato-ellittica, scanalate, con lamina coriacea e con margini ondulati, di lunghezza intorno ai 12 cm e larghezza sino a 4 cm. Le foglie superiori sono bratteiformi, più ristrette. L’infiorescenza è allungata, (da 5 a 30 cm) a racemo unilaterale; i fiori, da 4 a 40, hanno lunghezza massima di 12 mm e larghezza pari o inferiore a 5 mm e sono leggermente carenati. Presentano 3 tepali esterni e interni subeguali e patenti. Il labello è diviso in due parti: l’ipochilo, di colore bruno oppure rossastro che contiene sostanze zuccherine, e l’epichilo, più lungo che largo, con due gibbosità laterali separate da un solco centrale. Nell’insieme il labello è biancastro, talvolta appena rosato alla base.

Note: Molto simile a Epipactis helleborine rispetto alla quale è più esile, con foglie più strette e allungate e con fiori privi di rostello o con rostello rudimentale che cade alla fioritura e colorati meno vivacemente.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie provengono dall’Appennino Bolognese e sono state scattate nel comune di Vergato a circa 700 metri di quota.

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