Colchico portoghese

Nome scientifico: Colchicum lusitanum Brot. (Sinonimi: Colchicum todarii Parl. - Colchicum texedense Pau - Colchicum algeriense Batt. & Trab. - Colchicum bivonae auct., non Guss. - Colchicum multiflorum Brot. - Colchicum tenorii Parl. - Colchicum levieri Janka)

Famiglia: Colchicaceae

Habitat naturale: Pascoli aridi e prati falciati da 0 a 1400 metri. Presente in Italia in Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna.

Periodo di fioritura: Da agosto ad ottobre

Descrizione della pianta:  Pianta erbacea perenne alta 10 – 40 cm con 3 – 7 foglie (solitamente 4 o 5) che si sviluppano dopo la fioritura; la più esterna presenta lunghezza compresa fra 13 e 29 cm e larghezza compresa fra 2 e 4,5 cm. I fiori, in numero di 1 – 3 elementi, sono avvolti da una spata con margine membranoso stretto. Il perigonio presenta lacinie rosate lunghe 43 – 73 mm e larghe 8 – 16 mm, molto spesso variegate a scacchi. Le antere sono gialle, lunghe 7 – 8 mm mentre lo stimma è uncinato e lungo 3 – 4,5 mm.

Note: Possibile confusione con Colchicum autumnale L; quest’ultimo tuttavia non presenta mai lacinie variegate; le foglie sono inoltre più larghe e la spata presenta margine allargato in ali membranose. Possibile confusione anche con Colchicum bivonae Guss. che si distingue per le antere purpuree o arancioni e per il maggior numero di foglie (da 6 a 9).

Anche Colchicum lusitanum come tutti i colchici contiene colchicina, una sostanza estremamente tossica. In quantità controllate è comunque pianta utilizzata in farmacia per la cura di artriti, dolori reumatici, nevralgie, sciatalgie, gotta e nel trattamento di tumori cutanei. Ha inoltre proprietà diuretiche, vermifughe e purgative.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie che seguono provengono dal comune di Grizzana Morandi (circa m 600 – Appennino Bolognese).

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