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Nome scientifico: Cyclamen hederifolium Aiton (Sinonimi: Cyclamen neapolitanum Ten. – Cyclamen poli Delle Chiaie). Famiglia: Primulaceae Altri nomi comuni: Pan porcino - Pamporcino Habitat naturale: Boschi umidi caducifogli (castagneti, querceti) e leccete da 0 a 1300 metri. Presente in tutta Italia tranne in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Periodo di fioritura: Da agosto ad ottobre Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 10 – 15 cm con grosso tubero orbicolare di 3 – 6 cm di diametro. Le foglie sono tutte basali, lunghe 4 – 7 cm e larghe 3 – 5 cm con lungo picciolo di 4 – 5 cm e forma ovato – cuoriforme con apice acuto e bordo irregolarmente dentellato; sono verdi e macchiate di bianco nella pagina superiore, spesso purpuree altrimenti rosate o verde chiaro in quella inferiore. I fiori sono solitari, inodori, portati da peduncoli lunghi 6 – 12 cm che, in fase di fruttificazione, si avvolgono a spirale. Il calice è diviso in 5 lacinie lunghe 18 – 21 mm di colore rosa chiaro. La fauce appare pentagonale, di colore porporino e attorno ad essa sono posizionati dei piccoli lobi. Sono presenti 5 stami; lo stilo è appena sporgente. Note: Specie mesofila e sciafila. Il tubero contiene ciclamina, una saponina ad elevata tossicità. Possibile confusione con Cyclamen repandum Sm. subsp. repandum, presente in Emilia Romagna e al centro sud, tuttavia la fioritura di questa specie è primaverile (marzo – maggio) escludendo l’errore. Possibile confusione anche con Cyclamen purpurascens Mill. subsp. purpurascens, presente al nord e in Sardegna. Si distingue da Cyclamen hederifolium Aiton per le foglie carnose, ellittico – cuoriformi ma senza apice acuto e appena crenulate sul bordo; non sono inoltre presenti, attorno alla fauce, i lobi che caratterizzano Cyclamen hederifolium. Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie che seguono provengono dall’Appennino Bolognese; le prime 4 sono state realizzate presso Badolo, frazione del comune di Sasso Marconi (circa m 300). Le ultime 2 fotografie sono state scattate a breve distanza dal Lago di Suviana (circa m 400).
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