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Nome scientifico: Campanula martinii F.Fen, Pistarino, Peruzzi e Cellin. Famiglia: Campanulaceae Habitat naturale: Luoghi rocciosi su substrato dolomitico ricco di carbonato di calcio con suolo che permette una profonda radicazione da 200 a 1600 metri. Endemismo delle Prealpi lombarde e trentine con particolare diffusione nel bresciano. Periodo di fioritura: Da giugno ad ottobre. Non rare le rifioriture autunnali: in questo caso la pianta presenta foglie basali durante l’antesi. Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 10 – 100 cm con robusto rizoma avente diametro compreso fra 2 e 12 mm caratterizzato da lunghi stoloni ipogei ramificati ed allungati che sviluppano in autunno una rosetta basale. I fusti sono prostrati o suberetti, di solito glabri o al più scarsamente pubescenti. Le foglie basali sono raccolte in una rosetta ed in genere risultano assenti al momento della fioritura; presentano lamina da ovato-reniforme a rotonda lunga 15 – 40 mm con margini acutamente dentati e sono sostenute da piccioli lunghi 10 – 100 mm. Le foglie cauline sono numerose, sessili o subsessili, con lamina nastriforme lineare-lanceolata lunga 30 – 100 mm e larga appena 1 – 5 mm. L’infiorescenza è un racemo con 10 – 90 fiori penduli, sempre eretti prima dell’antesi e disposti su robusti peduncoli. La corolla, lunga 15 – 30 mm, è conico-campanulata, di colore azzurro e papillosa alla base. Lo stimma è trifido. Lo stilo, lungo 12 – 24 mm, è in genere più corto della corolla. Il calice è papilloso con venature prominenti e con lacinie lineari-lesiniformi lunghe 4 – 15 mm, patenti o riflesse, talvolta erette. Note: La specie è dedicata al Professor Fabrizio Martini, botanico dell’Università di Trieste. Possibile confusione con Campanula bertolae Colla che presenta rizoma di 3 – 6 mm privo di stoloni, fusti eretti, calice con lacinie erette, corolla lunga 15 – 18 mm con stilo subeguale o più lungo della corolla. L’ovario appare papilloso solo sporadicamente e la specie predilige substrato serpentino. Possibile confusione anche con Campanula rotundifolia L. che presenta rizoma di 1 – 3 mm con stoloni assenti o a assai brevi, fusti eretti, calice con lacinie erette, corolla glabra lunga 10 – 25 mm, ovario sempre glabro. E’ specie indifferente al substrato. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state scattate lungo il percorso della ciclabile Vello – Toline sulla sponda bresciana del Lago d’Iseo (m 200 – Prealpi Bresciane).
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