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Nome scientifico: Campanula petraea L. Famiglia: Campanulaceae Habitat naturale: Fessure di rupi, rocce calcaree aride spesso strapiombanti; presente anche su muri che replicano il suo habitat. Presente da 100 a 1100 metri. Endemismo molto raro ed estremamente localizzato, segnalato in poche stazioni disgiunte delle Prealpi Veronesi e nel basso Trentino (Monte Baldo: rupi strapiombanti all’imbocco della Val d’Adige e Monte Pastello). Un tempo segnalata in Lombardia (bresciano), in questa regione non è più stata ritrovata. Precedenti segnalazioni di presenza nelle Alpi Marittime (nizzardo) sono da ritenersi errate in quanto riconducibili alla variabilità di Campanula glomerata. Periodo di fioritura: Agosto e settembre Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 20 – 60 cm con rizoma legnoso. Il fusto è semplice, arcuato ascendente e ramificato. Le foglie, di colore verde giallastro, sono di forma oblanceolata – spatolata con tormento biancastro nella pagina inferiore; le foglie basali sono picciolate mentre le cauline sono sessili, strettamente lanceolate e di minore dimensione con bordo crenulato. I fiori sono raccolti in capolini sferici terminali piuttosto densi. Il calice è peloso con denti lineari ottusi lunghi quanto il tubo corollino. La corolla è di forma campanulata, vellutata e di colore bianco – giallastro, lunga 10 – 12 mm. Lo stilo sporge in modo appariscente dalla corolla essendo rispetto a quest’ultima lungo circa il doppio. Note: E’ l’unica campanula glauca e non azzurra. La fioritura è infrequente e precede la morte della pianta. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie provengono dalle rupi calcaree verticali presso il Santuario della Madonna della Corona presso il paese di Spiazzi (circa 750 metri – Gruppo del Monte Baldo – provincia di Verona).
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