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Nome scientifico: Galium montis-arerae Merxm. et Ehrend. Famiglia: Rubiaceae Habitat naturale: Ghiaioni calcarei instabili tra 1900 e 2100 metri. Endemismo insubrico ad areale molto ristretto che interessa parte delle Prealpi Bergamasche e un piccolo settore del Bresciano dal Monte Pregherolo alla Concarena passando per i monti della Val di Scalve (Ferrante, Presolana, Pizzo Camino, Cimon della Bagozza ecc…) Periodo di fioritura: Luglio e agosto Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne cespitosa, glabra, lignificata alla base, alta 15 – 40 cm, ramificata ma non stolonifera. I fusti sono prostrati, quadrangolari e con rami ascendenti. Le foglie sono carnosette, riunite in verticilli ben distanziati fra loro con 6 – 8 elementi e presentano lamina lineare-spatolata con margine liscio e scarsamente revoluto. L’apice è ialino e molle. L’infiorescenza è cilindrica e allungata con fiori sostenuti da brevi peduncoli. La corolla, con diametro compreso fra 3 e 4 mm, appare giallastra con 4 lobi brevemente mucronati. Note: Galium montis-arerae è specie rara e poco appariscente descritta per la prima volta nel 1957 da Merxmuller ed Ehrendorfer. Precedentemente era già stata raccolta da F.Lona il quale tuttavia non riconobbe la specie come nuova. Il nome del genere deriva dal greco “gala” ovvero “latte” per la caratteristica di alcune specie di far cagliare il latte. Il nome specifico è riferito al Pizzo Arera, zona delle Alpi Orobie nella quale la specie è presente unitamente a parecchie altre specie endemiche della regione insubrica che trovano in quest’area una concentrazione molto elevata. E’ un specie a rischio d’estinzione in quanto parecchie stazioni sono minacciate da progetti di potenziamento e collegamento delle piste di sci del comprensorio di Colere e Lizzola. Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie sono state realizzate sulle pendici settentrionali della Presolana, presso il Colle della Guaita (m 2050 – Alpi Orobie).
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